Cassazione civile sez. lav., 09/03/2023, n.7032 - Anche l'impossibilità di compiere un solo atto, se avente una cadenza quotidiana, può essere rilevante ai fini dell'attribuzione dell'indennità di accompagnamento.

09.03.2023

Ai fini dell'attribuzione dell'indennità di accompagnamento viene in rilievo l'impossibilità di svolgere anche un solo atto (nella specie, somministrazione di insulina ad una minore affetta da diabete mellito giovanile), ove abbia cadenza quotidiana e presenti i caratteri dell'inerenza costante alla persona e della funzione essenziale per le ripercussioni sulla vita e sulla salute, anche in rapporto agli atti della vita quotidiana che rende così possibili; l'impossibilità prescritta dalla legge differisce dalla mera difficoltà di attendere agli atti della vita giornaliera, non si ravvisa solo nell'ipotesi d'inidoneità a eseguire in senso materiale detti atti in esame e sussiste anche quando la persona, alla luce dell'età, delle condizioni psicofisiche, delle qualità personali, non possegga la capacità d'intendere il significato, la portata, la necessità, l'importanza degli atti quotidiani, anche ai fini della salvaguardia della propria condizione psicofisica, in relazione ai diversi e imprevedibili frangenti della vita di ogni giorno; di tali elementi il giudice è chiamato a tenere conto, nel valutare l'effettiva e concreta incidenza dell'impossibilità riscontrata sulla complessiva autonomia del soggetto.

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