Digital crimes - L'importanza dell'indirizzo IP - Assolto innocente.

23.07.2024

SCOMMESE ONLINE E CYBER CRIMES (REATI DIGITALI) - ACCUSATO INGIUSTAMENTE PER AVER RICEVUTO UNA RICARICA SU UN CONTO GIOCO ONLINE NON APERTO DA LUI.

Incredibile la vicenda che ha coinvolto un giovane che a sua insaputa risultava essere titolare di numerosi conti gioco su diverse piattaforme di scommesse online.
Chi aveva aperto tali account online, disponendo dei documenti di identità del giovane, faceva confluire sui conti gioco importi oggetto di truffa.
L'hacker, creando profili social falsi, riconducibili ad amici comuni di alcuni tabaccai, li induceva, ingannandoli, a chiedere loro di effettuare ricariche su un numero di cellulare.
Una volta ottenuta la ricarica mediante il rilascio di un codice OTP (One Time Password) questo veniva utilizzato per ricaricare i conti gioco aperti all'insaputa del malcapitato.
Le indagini svolte dagli inquirenti, limitandosi alla sola verifica del nominativo dell'account relativo al conto gioco, determinavano l'insorgenza di procedimenti penali a carico del ragazzo che, con il patrocinio dell'avv. Valerio Antonino Miserendino del foro di Messina, è riuscito a dimostrare la propria innocenza per i fatti allo stesso addebitati.
La difesa, differentemente dalla richiesta di condanna del Pubblico Ministero, ha dimostrato, nel procedimento aperto presso il Tribunale di Enna, che l'indirizzo IP (indirizzo che identifica univocamente ogni device connesso su internet) utilizzato per accedere al conto gioco era lo stesso di quello utilizzato per ricevere la ricarica e, facendo leva su un precedente della Corte di Appello di Messina (relativamente ad altro procedimento patrocinato dall'Avv. V. A.Miserendino), ha dimostrato che la ricarica è un atto recettizio che non può in alcun modo rifiutarsi.
Pertanto, il Tribunale di Enna ha assolto il giovane.
Analogamente, una settimana dopo, il Tribunale di Messina, in accoglimento delle tesi difensive della difesa dell'imputato, ha assolto il giovane poiché il difensore è riuscito a dimostrare che nessuna attività di indagine concreta è stata effettuata dagli inquirenti con riferimento agli indirizzi IP.
Invero, la mancata verifica degli indirizzi IP collegati all'accesso sul conto scommesse online ha determinato l'impossibilità di accertare, oltre ogni ragionevole dubbio, colui che si era collegato al sito di scommesse online beneficiando della ricarica ottenuta ingannando il tabaccaio.
La difesa ha inoltre dimostrato che disponendo dei documenti di identità di altri soggetti era e lo è tutt'oggi possibile aprire conti gioco online senza che vi sia nessun tipo di controllo sulla reale consapevolezza dell'apertura dell'account.
Per tali ragioni, in accoglimento delle difese, il giovane è stato finalmente prosciolto da due procedimenti penali allo stesso ascritti ingiustamente.

Studio Legale Miserendino, Viale Luigi Cadorna 35, 98123 Messina, +39 347.5241561
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